Insomma… il sole fa bene o fa male?


sole-buono-o-cattivoCome orientarsi tra le diverse informazioni che ci pervengono dalle svariate fonti multimediali cui abbiamo sempre più accesso ai giorni nostri? Il sole fa bene o fa male? Dove sta la verità e/o la ragione? Vediamo da vicino le due tesi contrastanti…

1 – Il sole fa bene! Ce lo hanno insegnato alle elementari: la vita sul pianeta Terra esiste per una combinazione di fattori (presenza di acqua, ossigeno, carbonio, ecc.), uno dei quali, determinante, è la presenza e l'attività, a debita distanza, del Sole, la stella intorno alla quale orbitiamo, insieme agli altri pianeti del sistema solare.

Il Sole invia instancabilmente energia elettromagnetica da milioni di anni, ben prima che la vita sulla Terra avesse inizio. L'Uomo è nato nudo nella zona equatoriale ed ha avuto solo successivamente bisogno di coprirsi, per convenzione sociale oppure per necessità dovuta al trasferimento in zone con climi più freddi.
L'esposizione della pelle al Sole è un processo naturale, previsto biologicamente, tant'è che attraverso l'irraggiamento solare della pelle il 17-DH-colesterolo si trasforma in colecalciferolo, la ben nota vitamina D.

fotosintesi

Il processo chimico a base della stessa vita sul pianeta, la fotosintesi clorofilliana, è dipendente dal sole, produce glucosio e libera ossigeno, molecole di primaria importanza. Le piante incamerano ed utilizzano l'energia elettromagnetica solare e, nutrendoci con cibi vegetali, in pratica, noi ne acquisiamo una certa quantità, che contribuisce ad alimentare la nostra energia vitale. Esponendoci al sole acquisiamo altra preziosa energia elettromagnetica che va, letteralmente, ad alimentare la nostra vitalità.

energia vitaleFotografia kirlian: energia vitale emanata da una foglia, metà mela e una mano umana

 

In una ideale vita in Natura, saremmo, quindi, esposti normalmente e per lungo tempo al sole, la pelle si auto-proteggerebbe con la produzione di melanina, donandoci una colorazione ambrata e un colorito sano, sintetizzando, allo stesso tempo, tutta la vitamina D che ci serve per le molteplici funzioni cui essa assolve. Il sole fa bene? Pare di si!

 

2 – Il sole fa male! Sull'altro lato della barricata, vi è una massiccia campagna medica che mette in guardia, soprattutto chi appartiene ad un fototipo chiaro, contro l'esposizione al sole, paventando il rischio di formazione di melanoma, un tipo di tumore che può essere particolarmente aggressivo e infiltrante. Da parte loro, le case produttrici di schermi solari ne approfittano per pubblicizzare a tutto spiano la necessità di proteggere la pelle dai pericolosi raggi ultravioletti, che possono causare ustioni e degenerazione nelle cellule epiteliali, radicali liberi e invecchiamento precoce. Il sole fa male? Pare di si! Ma non dobbiamo dimenticare che la nostra pelle non è completamente impermeabile; le sostanze che ci spalmiamo sopra vengono assorbite e andrebbero, quindi, selezionate in modo del tutto analogo agli alimenti.

Cosa pensare, dunque, della domanda iniziale che ci siamo posti? Il sole è indispensabile alla vita, ma ci può provocare uno dei tumori più terribili e farci invecchiare più rapidamente.

Torniamo alle origini…

I nostri predecessori, per volontà di esplorazione oppure per calamità geologiche che hanno imposto loro la ricerca di cibo per pura sopravvivenza, si sono spostati dall'area equatoriale per colonizzare nuovi continenti e regioni con climi differenti. Abbiamo, quindi, iniziato a coprirci e, fortunatamente solo negli ultimi secoli, a svolgere la maggior parte delle nostre attività in luoghi chiusi, al riparo dalle intemperie, ma anche dai raggi solari.

Lo stile di vita dell'uomo moderno occidentale contribuisce, insieme all'alimentazione, allo stato di salute/malattia dell'individuo (qui puoi trovare l'articolo che ne parla in rapporto alle malattie del benessere). Insieme alla diminuzione dell'attività fisica, anche la diminuzione drastica dell'esposizione all'irraggiamento solare ha una parte importante nel deterioramento della salute organica. Ancora di più quando, scattata l'ora X delle ferie, si pretende da un giorno all'altro di passare l'intera giornata in una spiaggia, con un bikini minimal, se non in topless, a fare la lucertola per arrivare alla tanto agognata tintarella da esibire al rientro al lavoro!

sole

Ma, se hai passato 11 mesi dentro quattro mura, imbaccucandoti nei mesi invernali e fuggendo i raggi solari per evitare l'invecchiamento della pelle, non puoi pretendere che questa sia “allenata” per il mese di ferie, anche se ti spalmi di protezioni totali, con fattore 30… 50… 100… e chi più ne ha, più ne metta! La Natura non fa sconti a nessuno! In questo stato di cose, il sole preso in modo scriteriato può fare molto male!

La responsabilità di tutto sta, però, non nei raggi ultravioletti in sé, ma nella non-naturalità della vita che abbiamo costruito per noi esseri umani… Ci siamo allontanati progressivamente dalla Natura per vivere in un mondo sempre più artefatto, sterile, fittizio, a cominciare dal cibo, per continuare con internet e con le nostre case belle linde e supercoibentate. Siamo diventati come una piantina di appartamento, bella ma fragile, che una volta trapiantata all'esterno non riesce a sopravvivere.

Perché, ad esempio, ricercare smodatamente il sole estivo e non godere appieno del bellissimo sole invernale? In Italia, specie al sud, siamo tanto fortunati da avere un clima mite che ci regala molte giornate di sole anche in pieno inverno. In un posto riparato dal vento, magari anche una stanza del tuo appartamento (il sole invernale è più basso e, a seconda dell'orientamento, basta aprire la finestra per farlo entrare) il sole può, alla nostra latitudine, anche in questi mesi, riscaldare tanto da permettere di esporre diverse parti del corpo alla sua azione benefica. Per avere l'importante sintesi della vitamina D, basta esporsi con un indice UV uguale o maggiore a 3, che nei mesi invernali, se il cielo non è coperto, si raggiunge, in genere, nelle ore centrali della giornata. Non è necessario tanto tempo, può bastare mezz'ora al giorno, con la maggior parte possibile della pelle scoperta (almeno il viso, le braccia e, se possibile, le gambe – oppure, talvolta può andar bene la schiena).

risveglio muscolare

Abituando la pelle durante l'inverno, l'arrivo dell'estate non la coglierà impreparata… Valutando l'indice UV con l'aiuto dei diversi siti disponibili dedicati alle previsioni meteorologiche, potrai vedere che sarà più prudente, progressivamente, evitare le ore centrali della giornata e privilegiare quelle di metà mattina e metà pomeriggio. Alimentandoti bene, con tanta frutta e verdura cruda, potrai apportare, inoltre, antiossidanti e provitamina A in quantità, così da poter sfruttare completamente la bontà insita nell'irradiazione solare, senza avere necessità di spalmare creme con composti chimici ad azione fotoprotettiva, se non per esposizioni particolarmente lunghe e rischiose (in mare aperto, sulla neve).

Questa pratica ti porterà maggiore vitalità, una salute più vibrante, un bel colorito, tanto buon umore e sarai, infine, d'accordo con me che, se preso con intelligenza, il sole non fa bene, fa benissimo!

Articolo di Megliocrudo.it: citazioni del testo possono essere fatte liberamente solo se si indica chiaramente che l'autore è Megliocrudo.it e si inserisce un link che rimandi al contenuto originale su questo sito. Non è permessa la copia di interi articoli; per citazione si intende un estratto dal testo che non superi il 40% del medesimo.

 

Fabio Marchesi
Perché il sole ti fa bene e
perché non si vuole che tu lo sappia
Tecniche Nuove Edizioni

Daniel Lumera
Nutrirsi e guarire con il Sole
Anima Edizioni

Richard Hobday
I benefici della luce solare
per la nostra salute
Macro Edizioni

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