Quanto è importante rilassarsi


rilassamento-newViviamo nell'epoca della meccanizzazione e molti lavori pesanti sono svolti, ora, da macchine, mentre i computer ci aiutano a effettuare calcoli sempre più complessi. Con l'aiuto della tecnologia, teoricamente, dovremmo essere più liberi di coltivare i nostri hobbies, accrescere la cultura, praticare lo sport preferito, passare del tempo all'aria aperta, magari giocando con i nostri bambini… Invece, per molti il tempo sembra volare sempre più velocemente e, talvolta, riuscire a coltivare diversi impegni, anche se stimolanti, non fa che accrescere una situazione di stress.
Sottoposto quotidianamente ad uno stato di allerta, dovuto alle preoccupazioni, all'ansia, ai ritmi di lavoro o, semplicemente, di vita che la società ci impone, l'organismo non fa che accumulare tensione fino alla somatizzazione, cioè all'espressione corporea del malessere interiore.
Questa situazione è talmente diffusa da rappresentare, ormai, un fenomeno sociale e molte discipline, come lo yoga, l'ipnosi ed il training autogeno, per citare alcune tra le più note, rappresentano una via per trovare una soluzione a questa problematica. L'elemento che le accomuna tutte è il rilassamento.

Per raggiungere risultati validi è necessario praticare regolarmente in modo da disabituarti allo stato di tensione continua e poter instaurare con l'organismo un utile dialogo.
Sicuramente ti è noto che durante il sonno si recuperano le energie mentali e fisiche, ma forse non sai che il rilassamento produce sul cervello gli stessi effetti fisiologici del sonno.

Con l'avvento dell'encefalogramma si è riusciti ad esprimere graficamente le cariche elettriche del cervello, misurate da appositi elettrodi applicati sul cranio del soggetto in esame. Queste cariche elettriche derivano dall'attività di milioni di neuroni, generando tracciati graficamente diversi a seconda delle differenti attività mentali. Si sono così rilevati quattro tipi di onde cerebrali, che sono denominate beta, alfa, theta e delta, misurabili in ritmo e ampiezza.
brain-wavesLe onde beta sono a basso voltaggio ed a ritmo elevato (si ripetono più di 14 volte al secondo) e sono caratteristiche della fase di veglia. Durante questa fase l'individuo adulto ha piena coscienza dei propri sensi oggettivi e massima capacità logica. Sono più frequenti negli stati di ansia.
Le onde alfa sono quelle relative al rilassamento. Più lente delle precedenti (da 8 a 13 cicli al secondo), contraddistinguono una fase di “veglia rilasciata”, priva di un'intensa attività sensoriale, quale può essere lo stato di pre-sonnolenza, calma, benessere e rilassamento fisico, durante il quale la mente si abbandona alla fantasia ed al pensiero creativo, lasciando fluire intuizioni e ispirazioni.
Le onde theta sono quelle del primo sonno. Ancora più lente delle alfa (dai 4 ai 7 cicli al secondo), caratterizzano la fase del primo addormentamento, durante la quale la mente perde coscienza dell'esterno. In questa fase si ha un profondo rilassamento fisico ed anche il ritmo cardiaco rallenta: sono le onde presenti nelle meditazioni profonde caratteristiche delle culture orientali.
Le onde delta hanno una frequenza compresa tra 0,5 e 3,5 cicli al secondo. In questa fase l'incoscienza è totale ed il rilassamento fisico completo, con un minimo impegno di battito cardiaco e respirazione. Sono tipicamente presenti nel sonno profondo, nello stato di coma e durante le anestesie totali.
Tutti questi tipi di onde cerebrali, non solamente le theta e le delta, sono presenti durante il sonno; si alternano a cicli per almeno 4 o 5 volte per notte, ripartendo ogni volta dalla veglia fino al sonno profondo.

Il rilassamento profondo è uno stato di pace, di tranquillità, di distensione. Ma come si fa a sapere quando si è rilassati veramente? Se non conosci già qual è il tuo stato di rilassamento fisico, puoi utilizzare un semplice sistema di confronto:

  • assumi una posizione comoda (seduto o sdraiato per terra, su un tappetino);
  • slaccia le eventuali cinture o altri indumenti stretti;
  • inizia a tendere i muscoli serrando i pugni e contraendo le dita dei piedi;
  • tendi la punta dei piedi verso l'alto e contrai i muscoli delle gambe, delle cosce e delle braccia;
  • tendi i muscoli del viso.


Contrai il maggior numero di muscoli possibile senza esagerare e senza farti male, nel tempo di tre inspirazioni e di tre espirazioni complete. Al termine, lascia andare tutti i muscoli e rilassati completamente. Pensa intensamente e dai il comando mentale al tuo corpo di rilassarsi completamente. Lasciati andare. Puoi ripetere tre volte questo esercizio ed infine fermarti a percepire con attenzione le sensazioni che provi. Nota la differenza tra lo stato di tensione iniziale e lo stato finale di rilascio muscolare.

Molecular ThoughtsEsiste anche uno stato di rilassamento mentale che può essere definito quello stato di tranquillità in cui non si pensa a nulla. Per raggiungere l'assenza di pensieri, però, è necessaria una pratica costante e consolidata (come accennato nell'articolo "E se volessi meditare?"), perché il nostro cervello è un organo perennemente in funzione. Diciamo perciò che è più facile sentirsi rilassati mentalmente pensando a cose piacevoli o che si presentano in sequenze ordinate e con un andamento tranquillo, piuttosto che frenetico.
Con il rilassamento profondo che si può raggiungere tramite l'instaurarsi dell'abitudine al rilascio muscolare ed ad una corretta “visualizzazione”, si possono produrre nel fisico una serie di effetti molto positivi, tra i quali:

  1. diminuzione del ritmo respiratorio, che consente maggiore distensione e maggior riposo del sistema nervoso;
  2. riduzione del consumo di ossigeno;
  3. armonizzazione del ritmo cardiaco e diminuzione dell'acido lattico presente nel sangue;
  4. diminuzione degli stati ipertonici, spesso causa di crisi d'angoscia;
  5. aumento della resistenza cutanea e predisposizione alla guarigione;
  6. normalizzazione della pressione arteriosa;
  7. potenziamento dell'equilibrio fisiologico,
  8. stabilizzazione dell'equilibrio interemisferico dell'attività cerebrale;
  9. maggiori potenzialità intellettive e mnemoniche;
  10. maggiore capacità di concentrazione e attenzione.


A seguito di ripetuti rilassamenti, è possibile, infine, notare una diminuzione degli stati di ansia, delle nevrosi e delle depressioni (a vantaggio di una maggiore stabilità emozionale) ed una maggiore conoscenza e fiducia nel proprio Sé.

Per re-imparare questa abilità fondamentale può esserti utile la voce di un istruttore che conduca la tua consapevolezza attraverso tutto il corpo, almeno finché non apprenderai la tecnica. In seguito, potrai condurre da solo il tuo rilassamento, seduto o coricato, magari in un luogo della natura confortevolmente ospitale, fino ad abituarti a raggiungere quello stato in un tempo sempre più breve, anche in condizioni non ottimali. Inoltre, quando saprai raggiungere lo stadio delle onde alfa, potrai dare il meglio di te. È stato, infatti, dimostrato, come la fascia dei 10 cicli al secondo è da considerarsi ottimale per molti versi: la concentrazione, la capacità creativa, la memoria e l'efficienza mentale sono al top delle prestazioni.

Per approfondire e sperimentare:
Francesco Martelli – L'arte del rilassamento – DVD
Luisa Marnati – Il rilassamento
Sarah Cervellati – Il rilassamento

 

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