“È impossibile non comunicare” – Paul Watzlawick
Come afferma la citazione, infatti, noi comunichiamo anche stando in silenzio, perché tutto di noi parla, non solo la voce.
La comunicazione è alla base di ogni relazione umana. Renderla efficace, migliorandone le modalità, significa influire positivamente sulle nostre relazioni interpersonali.
Attraverso una comunicazione autentica, basata soprattutto sull’ascolto, si può rafforzare una relazione e migliorare il rapporto (ad esempio: genitori-figli, all’interno della coppia, con gli alunni, con i colleghi di lavoro ecc…), garantendo una maggiore soddisfazione dell’individuo.
È possibile acquisire alcune abilità specifiche per favorire la comunicazione. Intanto è importante interrogarsi non solo su cosa diciamo, ma su come lo diciamo: attraverso parole, gesti, atteggiamento posturale, mimica, distanza e tono della voce, si emette un atto comunicativo che può facilitare o ostacolare la prosecuzione del dialogo.
Ostacoliamo il dialogo quando:
- non guardiamo mai negli occhi chi ci sta parlando
- non stiamo fermi per più di cinque minuti
- mentre ascoltiamo continuiamo a fare qualcos’altro
- interrompiamo costantemente
- ci lasciamo distrarre da telefonate o da chi passa
- facciamo troppe domande
- fraintendiamo
- quando troviamo spazio, non smettiamo di parlare
- stiamo sulla difensiva.
Facilitiamo il dialogo (e l’ascolto) quando:
- manifestiamo con le parole e con il comportamento non verbale l’intenzione di ascoltare con attenzione e partecipazione
- manteniamo il contatto visivo
- riformuliamo il messaggio ricevuto per verificarne la comprensione
- rispondiamo frequentemente (ma senza sovrapporci o interrompere)
- usiamo un linguaggio semplice e comprensibile
- diamo segno di voler comprendere ed essere compresi
- cogliamo l’essenziale del discorso
- comprendiamo i segnali non verbali dell’altro e siamo consapevoli dei nostri.
Strumenti validi per rendere la comunicazione più efficace e le relazioni più serene sono:
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- l’ascolto attivo
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- il messaggio-io
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- l’uso del feedback
- l’evitamento delle barriere comunicative.
Per il momento, iniziamo con il parlare dell’ascolto attivo.
L ‘ascolto attivo
Per ascolto non si intende il semplice tacere per permettere all’altro di parlare; non si ascolta solo con le orecchie ma anche con la mente (e il cuore).
L’ascolto è un processo attivo nel quale si partecipa con tutto se stesso per poter comprendere in profondità ciò che l’altro dice e ciò che l’altro è. Con l’ascolto attivo mandiamo il messaggio “ciò che tu sei e comunichi è importante per me”. Quando ascoltiamo qualcuno con tutta la nostra attenzione, gli diamo riconoscimento.
L’ascolto attivo è costituito da quattro passaggi – come definito da T. Gordon – che contribuiscono a creare un clima di fiducia:
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- Ascolto passivo: è la fase iniziale, si ascolta in silenzio, senza interrompere; si infonde la sensazione di essere interessati, disposti ad ascoltare
- Ascolto passivo: è la fase iniziale, si ascolta in silenzio, senza interrompere; si infonde la sensazione di essere interessati, disposti ad ascoltare
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- Messaggi di accoglimento: è bene utilizzare messaggi verbali (“ti ascolto… sto cercando di capire…”) e non verbali (cenni del capo, sguardo, sorriso ecc..) che evidenziano l’atteggiamento di ascolto
- Messaggi di accoglimento: è bene utilizzare messaggi verbali (“ti ascolto… sto cercando di capire…”) e non verbali (cenni del capo, sguardo, sorriso ecc..) che evidenziano l’atteggiamento di ascolto
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- Inviti: messaggi verbali di incoraggiamento che invitano il soggetto ad approfondire quanto sta dicendo (“dimmi, spiegami meglio…”) senza valutare o giudicare ciò che viene detto
- Inviti: messaggi verbali di incoraggiamento che invitano il soggetto ad approfondire quanto sta dicendo (“dimmi, spiegami meglio…”) senza valutare o giudicare ciò che viene detto
- Ascolto attivo: in questo passaggio chi ascolta riflette il contenuto del messaggio dell’altro, restituendolo con parole diverse. Non riflette solamente le parole, ma anche i sentimenti, le emozioni che sottendono quanto è stato detto.
Per approfondire:
Thomas Gordon – Relazioni Efficaci
Luca Lorenzoni – I principi della Comunicazione