Macronutrienti e micronutrienti


Macronutrienti e micronutrienti nei vegetaliSi fa un gran parlare di diete low-carb o iperproteiche, ma siamo sicuri di sapere esattamente in cosa consistono e cosa determinano all'interno del nostro corpo? Cosa sono e a cosa servono esattamente i carboidrati e le proteine? Vediamo di partire dall'ABC con qualche articolo chiarificatore sui macronutrienti e micronutrienti…
 
Il senso biologico dell'alimentazione è quello di fornire all'organismo le sostanze indispensabili per la sua sopravvivenza. Mangiando noi andiamo, infatti, a fornire al corpo:
 
  • energia, sia per il mantenimento delle funzioni vitali che per l'attività stessa della persona;
  • materiale plastico che serve per il ricambio, l'accrescimento e la riparazione cellulare;
  • altri nutrienti che entrano in vario modo nell'attività biochimica dell'organismo, la regolano e ne consentono il corretto svolgimento.

     

     

     

     

     

Queste sostanze vengono distinte in macronutrienti e micronutrienti, in quanto le prime sono maggiormente rappresentate (e ne abbiamo bisogno in misura maggiore), in peso, nell'alimento (nell'ordine dei grammi), mentre le seconde lo sono in maniera nettamente inferiore (nell'ordine dei milligrammi e, talvolta, dei microgrammi).
 
macronutrienti sono costituiti da:
 
  • carboidrati o glucidi (dal greco γλυκύς = dolce), si dividono in semplici (monosaccaridi come il glucosio ed il fruttosio e disaccaridi come il saccarosio ed il maltosio) e complessi (polisaccaridi come le maltodestrine e l'amido) e costituiscono la fonte principale di energia. Un grammo di carboidrati fornisce all'incirca 4 kcal. L'unico carboidrato presente nel flusso sanguigno è il glucosio, infatti qualsiasi sia la fonte di approvvigionamento, gli zuccheri verranno immancabilmente scomposti ed eventualmente trasformati in glucosio. Va da sé che se assunto già sotto questa forma, questo zucchero viene prontamente assorbito dal circolo ematico.
 
  • proteine (dal greco προτειος = di primaria importanza), formate da catene di amminoacidi, che costituiscono l'impalcatura di tessuti ed organi, particolarmente presenti nei muscoli. Sono, altresì, importanti costituenti del sistema immunitario ed ormonale, nonché partecipanti attivi nelle reazioni biochimiche dell'organismo in forma di enzimi. Anche un grammo di proteine apporta all'incirca 4 kcal; per essere assorbite, vengono scomposte negli amminoacidi costituenti, che vanno a costituire un pool amminoacidico dal quale l'organismo attinge per formare le specifiche proteine che gli necessitano di volta in volta. Molti amminoacidi possono essere prodotti direttamente dal corpo, ma non tutti: alcuni devono essere obbligatoriamente introdotti tramite il cibo e da questa peculiarità deriva il concetto di "amminoacidi essenziali". Gli amminoacidi provenienti dagli alimenti vegetali hanno esattamente la stessa formula costitutiva di quelli derivati da fonti animali e sono, quindi, perfettamente uguali.
     
  • grassi o lipidi (dal greco λίπος = grasso), apportano circa 9 kcal per grammo, sono importanti per il mantenimento delle membrane cellulari e per l'assorbimento di alcune vitamine cosiddette liposolubili (A, D, E e K). Nel corpo i lipidi svolgono, inoltre, una funzione di riserva calorica, poiché vengono utilizzati più lentamente rispetto agli zuccheri, ma secondo l'Igiene Naturale il tessuto adiposo serve anche per il parcheggio delle tossine presenti nell'organismo, come luogo neutro a basso rischio di reazione. La qualità dei lipidi assunti con l'alimentazione è direttamente proporzionale al loro contenuto di acidi grassi: i prodotti di derivazione animale contengono soprattutto acidi grassi saturi, notoriamente dannosi per la salute umana, mentre i grassi di derivazione vegetale sono costituiti quasi interamente da acidi grassi insaturi e/o polinsaturi (tranne alcuni casi, come ad es. l'olio di cocco e l'olio di palma).
 
micronutrienti sono costituiti da:
 
  • vitamine (dal tedesco vitamin = ammine di vita), così denominate dal biochimico Casimir Funk nel 1912. Non tutte le vitamine, in effetti, contengono gruppi amminici, ma il nome è rimasto ad identificare delle sostanze indispensabili per la vita, la cui carenza provoca delle specifiche patologie. Si possono suddividere in idrosolubili, cioè solubili in acqua (C, B1, B2, B5, B6, B9, PP, B12, H) e liposolubili, cioè solubili in un mezzo lipidico (A, D, E, K, F). Le vitamine sono importantissime per la biochimica del corpo, in quanto spesso, specialmente quelle idrosolubili, entrano direttamente a far parte di coenzimi indispensabili nelle comuni reazioni chimiche. Altre funzionano da antiossidanti e svolgono l'utilissimo ruolo di neutralizzare i radicali liberi che si formano normalmente nell'organismo (in misura maggiore se si adottano stili di vita scorretti). Le vitamine liposolubili sono veicolate da una parte lipidica ed accumulate nel fegato, mentre quelle idrosolubili non possono essere stoccate, in quanto l'eccesso viene agevolmente filtrato dai reni ed eliminato con le urine. Vanno, quindi, assunte giornalmente.
     
  • sali minerali, così chiamati ma non necessariamente "sali" come inteso chimicamente, bensì elementi chimici che hanno varie ed importanti funzionalità: ad esempio, il ferro entra a far parte di biomolecole fondamentali come l'emoglobina nel sangue; possono far parte di enzimi ed entrare nella costituzione di denti e ossa, come il calcio, oppure regolare l'equilibrio idrosalino dell'organismo. Sono eliminati costantemente attraverso le urine, le feci ed il sudore, per cui è necessario un adeguato apporto giornaliero tramite l'alimentazione. Vengono comunemente classificati in: macroelementi, il cui fabbisogno è maggiore di 100 mg/die; microelementi, il cui fabbisogno sta tra 1 e 100 mg/die; oligoelementi, il cui fabbisogno è inferiore ai 200 mg/die. Fanno parte del primo gruppo minerali quali calcio, fosforo, magnesio, sodio, potassio, ecc.; del secondo ferro, rame, zinco, selenio, ecc.; del terzo bromo, cromo, germanio, silicio, ecc. Pur trattandosi di minerali chimicamente classificati come "inorganici" (privi di carbonio, l'elemento che contraddistingue la chimica definita "organica"), per l'utilizzo da parte dell'organismo umano è necessario che queste molecole siano "organicate", cioè rese biodisponibili tramite il processo della fotosintesi clorofilliana. Ne deriva che gli alimenti più indicati come apportatori di sali minerali organicati sono la frutta e la verdura crude.
 
Esiste un effetto sinergico della presenza di più fattori nello stesso alimento, per cui un cibo integrale apporta tutta una seria di vantaggi rispetto all'assunzione dei singoli componenti isolati (come si trovano, ad esempio, in alimenti raffinati ed integratori alimentari). In questo caso calza a pennello l'affermazione che l'intero è maggiore della somma delle parti!
A mio avviso bisognerebbe anche tener presente la possibilità che non tutte le componenti degli alimenti siano state identificate (ad esempio, si suppone l'esistenza di molte più vitamine). Mangiare ciò che offre la Natura senza sofisticazioni, quindi alimenti integrali, di origine vegetale, quanto più possibile crudi ed al giusto grado di maturazione, è la via migliore per ottenere tutti i nutrienti indispensabili per una salute ottimale ed un pieno di vitalità!
 
Per approfondire:

 

 

 

 

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