La vita attraverso lo zodiaco: un modello di energia spiraliforme


ZodiacL'interpretazione astrologica ha come fondamentale supporto un grafico, chiamato “tema”, che riporta su due dimensioni l'esatta “fotografia” del cielo in un particolare momento e può riferirsi ad una nascita, come pure ad un evento o ad altre situazioni particolari.

Lo zodiaco proiettato sulla carta può essere inteso come un quadrante di orologio. Sopra di lui il tempo passa ed è scandito dal movimento che risulta dal periodo orbitale dei singoli pianeti e dal moto di rivoluzione terrestre. È rappresentato da un cerchio, che simboleggia la compiutezza, ma anche il concetto di "senza fine", perché il moto che lo percorre può continuare infinitamente. Idealmente, però, un inizio c'è ed è il punto vernale o equinozio primaverile. Ogni anno zodiacale prende avvio da questo punto che corrisponde al grado 0 (zero) di Ariete.

Il cerchio zodiacale è suddiviso in 360 gradi ed ogni segno ne contiene 30 (360:12). Sulla carta, le posizioni planetarie si trovano indicate in "gradi, minuti e secondi di longitudine", per avere un riferimento terrestre della posizione astrale. Convenzionalmente, quindi, lo zodiaco comincia al grado 0 di Ariete e finisce al grado 29°59'59'' dei Pesci, per poi ricominciare un nuovo ciclo. È un po' il concetto dell'Uroboros, il serpente che si morde la coda, l'eterno divenire… Infatti, percorrendo lo zodiaco ed arrivandone alla fine, noi non siamo gli stessi di un anno prima, saremo in qualche modo evoluti, saremo comunque diversi e ci troveremo in un punto differente della scala evolutiva.

StagioniLa simbologia zodiacale è nata in tempi antichissimi con fondamentale riferimento all'anno agrario. Tra i dodici segni abbiamo, dunque, tre segni primaverili, tre estivi, tre autunnali e tre invernali. Tracciando delle righe ortogonali all'inizio di ciascuna triade (come nell'immagine), dividiamo lo zodiaco in 4 porzioni, che corrispondono, sempre idealmente, alle quattro stagioni dell'anno.

Il primo segno dello zodiaco, l'Ariete, rappresenta la primavera ed ogni nuovo inizio, qualcosa che nasce in quel momento e che viene alla luce subito dopo le tenebre ed il freddo dell’inverno. Tutto quello che si riferisce ai segni primaverili avrà a che fare con la crescita: in Ariete il germoglio spunta e si butta dentro la vita, in Toro prende vigore e si consolida, in Gemelli si apre al circostante, preparando il terreno per la prossima tappa evolutiva.

Tutto quello relativo ai tre segni successivi (Cancro, Leone e Vergine) ha, invece, a che fare con l'estate e la maturità, quindi con qualcosa che sta già dando i suoi frutti. In estate abbiamo prima la maturazione dei frutti poi il raccolto, che sarà nella fase del Leone; quindi abbiamo una fase intermedia. A questo proposito, il terzo segno di ciascuna triade rappresenta sempre una fase intermedia (mobile), il cui significato si stacca un po’ da quello dei primi due, come se cedesse un po' e preparasse il terreno a ciò che deve arrivare. Il segno della Vergine rappresenta, appunto, il momento in cui la natura si riposa, dopo il grande exploit del Leone, manifestatosi con la magnificenza e la generosità della natura che non si risparmia in nulla.

zodiacoSubito dopo si entra in una dimensione molto più pacata, in cui la terra trascorre una fase di apparente quiete, durante la quale è come si preparasse ad iniziare un ciclo che, in questo caso, è sotterraneo (tra l’autunno e l’inverno). La Bilancia, lo Scorpione ed il Sagittario rappresentano la fase autunnale: in questi segni la natura si riposa ma, nel contempo, si rinnova; il ciclo continua in modo sotterraneo. Si tratta del periodo durante il quale si scelgono i semi (solo un’accurata selezione può permettere la sicurezza di un risultato finale) e quindi si piantano, seppellendoli sotto terra. In Bilancia si ritrova tutta la tematica della scelta: mentre la Vergine (segno mobile precedente appartenente all'altra triade) ha conservato tutto, in Bilancia questi semi vengono scelti, poi messi a dimora, sotto le zolle. Arriviamo così al periodo dello Scorpione, durante il quale i semi macerano, devono putrefarsi, quasi a simboleggiare che non ci sarà vita, non ci sarà nessun rinnovamento senza un qualche sacrificio. È come se il seme dovesse prima annientare se stesso per poter dare vita ad un qualcosa di diverso: il tema della morte e della rinascita. In Sagittario c’è una sorta di concepimento e di fertilizzazione che prende il via, ma tutto rimane in qualche modo ancora nascosto; nonostante ci sia un grande fermento, non c’è nulla di concreto: ci sono grandi promesse e aspirazioni che dovranno prendere forma.

Il tratto caratteristico-simbolico del periodo dei tre segni invernali è proprio questo bisogno che tutto rimanga sotto terra, unico luogo che sa mantenere il calore che ha incamerato durante l’estate. All’esterno fa molto freddo, ma “sotto” la vita sta prendendo forma e si prepara pian piano alla futura nascita. Capricorno, Acquario e Pesci rappresentano l’ultima fase del ciclo, con la tenacia del primo, l'idealismo del secondo e l'aspirazione del terzo. Ma, appena terminato, ecco che si ricomincia con l'Ariete, dove prorompe la forza vitale e la capacità della primavera di far sbucare all’esterno i germogli. Ora, quello che per un lungo tempo era rimasto sotto, invisibile, in gestazione, diventa visibile: il germoglio vede la luce del sole e ricomincia un nuovo ciclo…

Per approfondire:
Il valore dell'Astrologia – Andrè Barbault
L'Astrologia della personalità – Dane Rudhyar
I nostri simboli interiori – Lidia Fassio

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