La tribù dei palmi gialli


In questi giorni sono stata interpellata da un'amica che segue un'alimentazione interamente cruda, messa in guardia dal suo medico di famiglia sul fatto che presentava i palmi delle mani più gialli del consueto.

Le è stato suggerito che poteva trattarsi di un accumulo di vitamina A e che questa avrebbe potuto affaticare l'organismo, già provato da altre condizioni non proprio brillanti; quindi le è stato consigliato di non mangiare zucca, carote e peperoni, sia gialli che rossi.

Ho provato subito empatia per la sua preoccupazione perché, a suo tempo, è stata anche la mia, con ben più gravi scenari.

La mia esperienza

Il primo anno di crudismo ho assunto 700-800 ml al giorno di succo di carote, sedano, ananas e zenzero per curare il mio intestino, allora malandato. Quando è arrivato l'inverno, l'abbronzatura se n'è andata ed ho iniziato a mangiare, in più, chili di mandarini e arance, il mio colorito è virato decisamente al giallo, ancor di più proprio sul palmo delle mani!

Lavorando in un laboratorio ospedaliero, i miei colleghi tecnici ed i vari infermieri e medici che mi incrociavano non facevano che chiedermi come stava il mio fegato e se avevo disturbi, proponendomi, in una sequenza infinita, di eseguire delle analisi di controllo (il giallo della cute e, soprattutto, delle sclere – la parte di occhio sotto la palpebra inferiore – in ambito ospedaliero, è, in genere, indice di ittero, aumento della concentrazione di bilirubina per malattia epatica).

Sono passati più di 3 anni da allora e il mio fegato è sempre stato benissimo, con esami di funzionalità epatica perfetti!

La vitamina A, in quanto tale, è di provenienza animale

Cos'è, allora, questa pigmentazione gialla che si nota sulla pelle di molti crudisti vegani, specialmente nei siti dove non produciamo melanina, che la può coprire in qualche misura (palmi delle mani e piante dei piedi)?

Il medico della mia amica non era poi così distante dalla realtà con la sua interpretazione; ben più fuorviati colleghi e medici ospedalieri…

La vitamina A, o retinolo che dir si voglia, si trova in questa forma solamente nei cibi di derivazione animale. Si tratta di una vitamina liposolubile e nel nostro corpo viene stoccata nel fegato, non nel tessuto cutaneo. È comunque essenziale per le cellule epiteliali, le protegge dai danni dei raggi ultravioletti, ha un potente effetto antiossidante ed è famosa come garante per il buon funzionamento della vista, in special modo quella crepuscolare. Il suo carattere di liposolubilità fa sì che un'assunzione eccessiva sia sconsigliata perché tende ad accumularsi nel corpo, potendo causare intossicazione da ipervitaminosi.

Chi si alimenta di soli cibi vegetali, invece, non assume direttamente retinolo, bensì ha ampio accesso a tutta la gamma di carotenoidi, il più diffuso dei quali è il β-carotene, ad azione provitaminica e precursore proprio della suddetta vitamina A.

carotene

La carotenosi

Il β-carotene viene convertito in vitamina A da un enzima intestinale solamente quando il corpo ne ha effettivamente bisogno, il resto viene depositato nel tessuto cutaneo. Quando se ne ingerisce in quantità notevoli, la cute può diventare gialla, assumendo la condizione reversibile definita come carotenosi o carotenodermia, che non comporta particolari preoccupazioni di salute.

Il β-carotene apporta tutti i vantaggi del suo derivato, retinolo, e, inoltre, può prevenire le scottature nei soggetti sensibili. Anzi, con una minima esposizione al sole nel periodo estivo ci si può assicurare un'abbronzatura invidiabile!

Non si trova solamente negli ortaggi citati all'inizio dell'articolo, ma anche nelle verdure a foglia di colore verde scuro, come spinaci, bietole, ecc., sebbene, in questo caso, il colore sgargiante sia sovrastato da quello della clorofilla, e nella frutta giallo-arancio.

Essendo anch'esso liposolubile, si dice che per assorbirlo al meglio sia necessaria una certa quantità di grassi, assunti contestualmente all'alimento ricco di β-carotene. Io ed altri amici crudisti che si alimentano con una dieta a basso contenuto di grassi (80/10/10) siamo l'esempio di come, assumendo quantità elevate di frutta, verdure ed ortaggi, non esista il pericolo di uno scarso assorbimento di β-carotene e, quindi, non ci sia alcuna preoccupazione né di scarsità e, come abbiamo visto poco prima, né di eccesso di vitamina A.

Buona abbronzatura a tutti! 🙂

Articolo di Megliocrudo.it: citazioni del testo possono essere fatte liberamente solo se si indica chiaramente che l'autore è megliocrudo.it e si inserisce un link che rimandi al contenuto originale su questo sito. Non è permessa la copia di interi articoli; per citazione si intende un estratto dal testo che non superi il 40% del medesimo.

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