EFT (Emotional Freedom Techniques)


Gary CraigL'acronimo EFT sta per Emotional Freedom Techniques e rappresenta uno strumento adatto a sciogliere quei blocchi di natura fisica, emozionale, mentale e spirituale che rendono per molte persone la permanenza sulla Terra difficile e pesante ed impediscono di godere di questa straordinaria opportunità di crescita chiamata Vita.

La storia di EFT inizia nel 1991 quando Gary Craig (nella foto), un ingegnere di Stanford esperto di PNL (Programmazione Neuro Linguistica) e di Sviluppo dei Potenziali Umani, venne a conoscenza dei metodi di uno psicoterapeuta della California, il Dr. Roger Callahan, che davano un rapido sollievo ad intense fobie, spesso in pochi minuti. Craig apprese e semplificò le tecniche di Callahan, rendendole di facile applicazione per chiunque, anche a chi di psicologia o agopuntura non sa nulla. Si rese conto che non era necessario imparare a memoria ogni algoritmo che questi utilizzava, ma che era sufficiente stimolare tutti e 14 i meridiani energetici per essere sicuri di riequilibrare quello effettivamente interessato dal problema.

La scoperta alla base di EFT recita: “la causa di ogni emozione negativa è un'interruzione nel sistema energetico del corpo”. Picchiettando i punti selezionati, che si trovano in posizione terminale o iniziale di ciascun meridiano, stimoliamo l'energia a rimuovere l'interruzione ed a ripristinare uno scorrimento ottimale.

L'EFT, quindi, richiede che si richiami alla mente il proprio problema (e qui ci può stare un po’ di sofferenza, ma molto meno del metodo psicologico classico) e contemporaneamente si stimolino determinati punti lungo i meridiani mentre si è sintonizzati su quello specifico problema.

Il primo “passaggio” di EFT si compone di due fasi: la preparazione e la sequenza

 

Praparazione

La preparazione serve a contrastare l’Inversione Energetica (IE); poiché richiede pochi secondi, viene di norma svolta presupponendo l’esistenza di un auto-sabotaggio. Applicare la preparazione in assenza di IE non provoca alcun effetto negativo, perciò può essere utilizzata tranquillamente. Viceversa se IE è presente, esprimere amore ed accettazione stimolando le giuste zone del corpo aiuta a correggere questa polarità invertita. I punti da stimolare durante la preparazione sono principalmente due, uno alternativa dell’altro: il punto karate e il punto doloroso.

-Il punto karate (p) è la zona della mano di taglio, sotto al mignolo; la parte che nel Karate viene usata per sferrare il colpo. Il punto karate va stimolato con le dita dell’altra mano con una serie di rapidi colpi, mentre viene pronunciata la frase di preparazione. Non ha importanza quale mano si utilizzi, anche se normalmente la dominante stimola quella non dominante.

-Il punto doloroso (P con stella grande) si trova nella zona tra le clavicole ed il petto, a destra o a sinistra. Non essendo un punto sui meridiani, bensì una zona di congestione della linfa, non ha una collocazione precisa. Viene individuato premendo la suddetta zona alla ricerca di un punto che provoca fastidio alla pressione. Quello è il punto doloroso e va massaggiato mentre si ripete la frase di preparazione.

La frase standard di preparazione è la seguente:

Anche se (nome del problema), mi amo e mi accetto completamente e profondamente”.

Se non si riesce a pronunciare esattamente queste parole, si può ricorrere ad altre con un concetto simile, ad esempio:

Anche se (ho mal di testa), mi voglio bene lo stesso”;

Anche se (ho questa fobia dell’altezza), mi amo e mi stimo ugualmente”;

Anche se (ho quest’ansia), mi apro alla possibilità di accettarmi comunque”;

Anche se (mio padre/mia madre mi ha picchiato quando avevo 5 anni), sono disposto a volermi bene lo stesso”; e così via.

La frase va ripetuta con enfasi per 3 volte mentre si picchietta il punto karate o si massaggia il punto doloroso. In questo modo abbiamo preparato il sistema energetico a ricevere la stimolazione.

 

Sequenza

Dopo La preparazione, siamo pronti ad equilibrare il nostro sistema energetico nei riguardi del problema attraverso la sequenza, ripetendo il problema come promemoria (questo ci permette di rimanere sintonizzati su quello specifico problema) mentre stimoliamo con le dita i punti EFT. L’ordine con il quale vengono stimolati non è importante, ma si consiglia di incominciare dal punto "Sopra la testa" e progredire verso il basso, in modo da non saltare qualche meridiano.

EFT1= Sopra la testa
2= Sopracciglio
3= Lato occhio
4= Sotto l’occhio
5= Sotto il naso
6= Mento
7= Clavicola
8= Sotto il braccio
9= Sotto il pettorale
10= Pollice
11= Indice
12= Medio
13= Anulare
14= Mignolo

 

Per la preparazione:

P= Punto doloroso

p= Punto karate

Si picchietta ogni punto per circa 5 secondi in sequenza: sempre ripetendo il promemoria.

1 si trova in centro alla testa, nella zona chiamata “fontanella”; è opportuno stimolarlo con tutte e cinque le dita. Corrisponde ad un punto d’incrocio di vari meridiani.

2 è l’inizio del sopracciglio, destro o sinistro non fa differenza. Meridiano della Vescica.

3 è situato accanto agli occhi (non sulla tempia). Meridiano della Cistifellea.

4 si trova sotto agli occhi, all’altezza degli zigomi. Meridiano dello Stomaco.

5 è proprio sotto il naso, (Vaso Governatore)

6 è localizzato nella fossetta tra il labbro inferiore ed il mento (Vaso Concezione).

7 è all’inizio delle clavicole, è consigliabile stimolare entrambi i punti (destro e sinistro) con le cinque dita. Meridiano del Rene.

8 è sotto l’ascella, parallelo al capezzolo. Meridiano della Milza.

Il punto 9 (sotto il pettorale, in linea col capezzolo) a seconda delle circostanze, può provocare imbarazzo per le donne (si trova subito sotto il seno). La sequenza priva del punto 9 funziona perfettamente in tantissimi casi. Se stimolare questo punto comporta imbarazzo, si può provare ad usare la procedura priva del punto 9 ed inserirlo solamente nel caso in cui non si abbiano miglioramenti. È meglio inserirlo sempre trattando problemi di rabbia o di fegato, in quanto questo punto si trova sul Meridiano del Fegato.

I punti sulle dita si trovano alle estremità delle stesse, alla radice dell'unghia, sul lato contrassegnato dalla stellina nell'immagine, e corrispondono a:

10: Meridiano del Polmone;

11: Meridiano dell’Intestino Crasso;

12: Meridiano Maestro del Cuore o Pericardio;

13: Meridiano Triplice Riscaldatore;

14: qui ci sono due meridiani, Cuore e Intestino Tenue ai due lati del mignolo.

Con la stimolazione dei punti sul mignolo abbiamo concluso un passaggio di EFT.
Probabilmente, ci sarà bisogno di applicare diverse sequenze di EFT ad uno stesso problema per poterne apprezzare una diminuzione di importanza e di impatto.

Questa che ho esposto è la semplice sequenza, che può essere applicata in molte forme. Ad esempio, oltre all'applicazione classica direttamente sul problema, esiste un'EFT "generativa", indirizzata ad instaurare nuove credenze utili, oppure si può abbinare ad altre tecniche, come EFT con Ho'oponopono (si picchiettano i punti EFT e si pronunciano le parole dell'Ho'oponopono – che vedremo in un articolo successivo). Su youtube si possono trovare molti filmati di questo genere dai quali si possono imparare procedimenti alternativi. Per apprendere al meglio tutte le diverse potenzialità della pratica si può, infine, partecipare ad uno dei tanti corsi proposti in tutta Italia. Ormai, la procedura EFT è piuttosto conosciuta anche qui, infatti, grazie agli sforzi divulgativi di Andrea Fredi e di tanti altri che ne hanno intuito il potenziale. In questo video, Andrea spiega esaurientemente la procedura e l'applicazione della tecnica. Il suo sito, Eft-Italia, è una miniera di informazioni, da cui è possibile scaricare gratuitamente “Il nuovo codice del benessere”, manuale EFT aggiornato con l'ulteriore conoscenza acquisita con gli anni di pratica. Qui, invece, puoi trovare il manuale di Gary Craig in italiano.

 

 

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