Compulsioni alimentari – Le strategie vincenti


sugar-cravingPenso sia capitato a tutti, occasionalmente, di provare un desiderio smodato per un certo cibo, una sensazione di mancanza estrema che nessun altro avrebbe potuto colmare. In realtà questa sensazione può essere riferita anche ad altre cose oltre al cibo e non tutte risultano negative. Ad esempio, quando siamo stanchi sentiamo fortemente il richiamo di un buon sonno, quando abbiamo sete aneliamo acqua da bere. Questi impulsi sono assolutamente fisiologici e fanno parte del modo di comunicare del corpo che ci avverte, così, dei suoi bisogni. Quello che risulta importante, alla resa dei conti, è quanto beneficio traiamo dal soddisfacimento della nostra “voglia”: un buon sonno è quanto mai ristoratore, dell'acqua fresca ci disseta e ritempra le nostre forze.

Purtroppo, però, con il cibo si creano, talvolta, dei veri e propri circoli viziosi assai poco salutari, compulsioni difficilmente gestibili, che non distinguono tra sostanze benefiche e tossiche. Non mi riferisco a disturbi più seri e marcatamente patologici come anoressia e bulimia, ma a quella spinta interiore che ci fa affermare che “non potremmo mai rinunciare a…” nei confronti di sostanze comuni quali il caffè, il cioccolato, la pizza, il pane, e via dicendo.

Un buon punto di partenza sarebbe quello di distinguere gli impulsi salutari, da seguire, da quelli lesivi, da arginare. Questo blog e molti altri, così come la lettura del libro Meglio Crudo, possono chiarirti quali alimenti fanno più bene al nostro corpo e quali, invece, è meglio evitare. Via libera, quindi, a gratificazioni sane, a scelte strategiche di non conservare in casa cibi stimolanti e intossicanti, al collezionare ricette gustose da preparare in occasione di queste voglie di qualcosa in più della solita routine.

Le compulsioni alimentari possono avere origine sia fisica che mentale.

Da un punto di vista prettamente fisiologico, il corpo ci invia dei segnali quando rileva una carenza di nutrienti. Se la nostra alimentazione è salutare e il nostro corpo abbastanza disintossicato, si instaura un meccanismo naturale per cui questo ci avverte quando ha bisogno di determinate sostanze. La voglia di dolce ci segnala di apportare al nostro corpo più carboidrati (sotto forma, ad esempio, di frutta), mentre la voglia di salato ci dice che abbiamo bisogno di consumare più verdura a foglia, ricca di sali minerali e micronutrienti. I componenti naturali del nostro cibo regolano la sensazione di sazietà a livello del metabolismo cellulare, l'impulso si placa con l'apporto delle sostanze mancanti e l'equilibrio è ristabilito.

Ma quando nella nostra alimentazione sono compresi ingredienti raffinati e stimolanti come sale, olio e zucchero, questi inducono delle compulsioni che hanno ben poco di rassicurante, in quanto non si raggiunge mai uno stato di piena soddisfazione e di benessere. Cioccolato e patatine esigono sempre un ulteriore morso per cercare di placare la richiesta… e più ne mangi, più senti il bisogno di mangiarne!

Può anche succedere – e succede spesso – che la compulsione a consumare cibi raffinati, salati e zuccherati mascheri una carenza di nutrienti essenziali. I tanti “non cibi” presenti sugli scaffali dei supermercati apportano calorie dense ma vuote, che vengono trasformate subito in grasso e lasciano la cellula ad urlare la sua fame di nutrienti, senza i quali essa non può ripararsi, crescere, produrre energia e ripulirsi. Nella peggiore delle ipotesi è costretta a sopravvivere come può, talvolta trasformandosi in cellula cancerosa, molto più resistente e capace di sopravvivere anche in carenza di ossigeno.

Molte persone decidono di fermare le proprie compulsioni unicamente cercando di eliminare determinati alimenti ritenuti poco salutari, ma ciò significa affrontare solo una parte del problema. In realtà, bisognerebbe aggiungere a questa risoluzione un'altra che corregga le carenze nutrizionali che, a monte, hanno generato le richieste dell'organismo, introducendo cibi sani e nutrizionalmente densi.

Passando ad analizzare le motivazioni mentali delle compulsioni, non possiamo non tener conto che il cibo non è solamente nutrizione, ma anche cultura, abitudini ed identità. Quello che ingeriamo porta con sé memorie, associazioni, tradizioni ed emozioni. Quando bramiamo qualcosa, spesso desideriamo ritrovare una situazione, una persona o un'esperienza ad esso associata. Per cui, a spingerci, a volte, può non essere un desiderio corporeo di un qualche nutriente particolare, quanto ritrovare la serenità o la spensieratezza di un momento passato. È, sostanzialmente, un modo di coccolarci, nel quale il cibo si traduce in altrettante immagini mentali che ci riportano alla scena passata e ci fanno provare di nuovo piacere.

Quest'analisi ci porta ad una delle tecniche migliori per liberarci da questo tipo di compulsioni, quando queste riguardano dei cibi poco salutari: quella di separare il consumo di quell'alimento dalle relative immagini mentali. In questo caso è decisamente necessario diradare e sospendere il consumo di alimenti raffinati e stimolanti, in modo che questi perdano la connessione con le immagini interiori. Non solo… più tempo passerà, meno si creeranno ulteriori immagini relative a quel determinato cibo, quindi meno legami emozionali. Rinforziamo, invece, l'associazione tra cibi salutari e nutrienti ed occasioni di relax, benessere e socialità con persone a noi affini ed altrettanto consapevoli in ambito alimentare. I gruppi e le iniziative in questo ambito si stanno moltiplicando ed è sempre più facile trovare sostegno e corretta informazione.

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Riepilogando ecco le strategie per superare le compulsioni in campo alimentare:

  • Evita le tentazioni. Se non vuoi mangiare un determinato cibo, semplicemente evita di averlo a disposizione, in accordo col detto “lontano dagli occhi…”.

  • Evitare i cibi ricchi di sale, olio e zucchero, e consumare cibi ricchi di nutrienti, come frutta e verdura ti aiuta a superare le compulsioni in modo naturale.

  • Mangia in modo regolare. È molto più difficile resistere alle tentazioni se si è affamati. Se ti sazi di cibi salutari e nutrienti, otterrai buonumore ed un alto livello di energia e non lascerai spazio alle compulsioni verso cibi spazzatura.

  • Mangia cibi integrali di origine vegetale, piuttosto che prodotti industriali raffinati. La Natura ci offre i cibi migliori per apportare tutto il nutrimento necessario, sia salato che dolce.

  • Focalizzati su alimenti a bassa densità calorica (qui l'articolo completo), specialmente sulle verdure a foglia. Le foglie verdi apportano un doppio vantaggio: le loro fibre ti consentono di raggiungere un appagante senso di sazietà e la loro ricchezza in micronutrienti va a compensare le carenze nutrizionali a livello cellulare.

  • Mangia consapevolmente. Non mangiare a caso! Abituati a riflettere su cosa stai provando realmente in un dato momento: hai realmente fame? Il cibo serve a placare la tua ansia o il tuo nervosismo? Cosa provi esattamente? Che messaggio ti sta dando il tuo corpo? Se provi solamente una compulsione ma non sei realmente affamato, una passeggiata all'aria fresca, eseguendo dei respiri profondi, può aiutare a placare l'emozione sottostante. Se, invece, sei realmente affamato, puoi mangiare qualche frutto acquoso mentre prepari qualcosa di più consistente e sano, piuttosto che buttarti su merendine preconfezionate, crackers o nutella. Per capire se quella che provi è vera fame, ti può essere utile leggere questo articolo.

  • Pazienza e perseveranza. Come detto prima, più a lungo ti astieni da consumare cibi stimolanti, meno compulsioni sentirai verso di essi. Man mano che il corpo si depura mangiando cibo sano, recupera il modo corretto di comunicare i suoi bisogni.

Una volta compresa la dinamica delle compulsioni è evidente come queste si possano arginare vittoriosamente con consapevolezza e auto-ascolto, mangiando cibo salutare, integrale, vegetale e non processato in modo vario e colorato. Enjoy your life!

 

Articolo di Megliocrudo.it: citazioni del testo possono essere fatte liberamente solo se si indica chiaramente che l'autore è megliocrudo.it e si inserisce un link che rimandi al contenuto originale su questo sito. Non è permessa la copia di interi articoli; per citazione si intende un estratto dal testo che non superi il 40% del medesimo.

 

Saul Miller, Jo Anne Miller
Una nuova visione dei
rapporti tra cibo e comportamento
Macro Edizioni

Deepak Chopra
Combatti la fame emotiva
con la saggezza del corpo
Sperling & Kupfer Editori

Michele Riefoli
La guida più completa sui meccanismi
mentali in relazione all’alimentazione
Armando Editore

 

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2 commenti su “Compulsioni alimentari – Le strategie vincenti

  • Vlad

    Ciao

    Vorrei chiederti una cosa che non ho mai capito: quando non mangio, posso sentire piccoli languorini ma questi non sono mai tanto forti da farmi mangiare. Anzi, quelle volte penso: "beh, sento poca fame…mangio 1-2 frutti e basta". Ma quando lo faccio, l'appetito si accende, e mi viene la sindrome da pozzo senza fondo. Succede per tutti i tipi di cibo. Può partire da pochi cibi, e dopo mezz'ora posso bramare tutti i gusti possibili. Evidentemente sarà appetito dannoso e inutile, ma proprio non capisco come faccia ad accendersi così prepotentemente.

    Sono anche curioso di capire la differenza tra la vera fame e l'appetito: entrambi nascono dal palato, quindi dal gunto, giusto? Perciò teoricamente la vera fame la potrò risentire quando mi sarò disintossicato ^^ è così? Penso che dovrò fare del digiuno ad acqua, sopportando i giramenti di testa quando mi alzo. Grazie

    HV

    • Rosy L'autore dell'articolo

      Ciao Vlad. Quello che tu descrivi è il classico “aprire lo stomaco” che raccontano in molti. Bisogna capire se si tratta di reali richieste dell’organismo o se sono capricci di un corpo intossicato. Durante la giornata perché il corpo funzioni bene è necessario fornirgli carburante, però, se non ci sono particolari turbe, questo avviene in modo tranquillo, senza eccessi e senza compulsioni. Il vero appetito non nasce dal palato né dal gusto, è una sensazione particolare che ti spinge verso un determinato cibo (SANO) e te lo fa apparire delizioso, finché non ne avrai mangiato abbastanza per fornirti quei particolari nutrienti che ti mancavano. Concordo con te che bisogna disintossicarsi per provare questo tipo di fame. Se non hai mai fatto digiuni informati bene prima e comincia con poche ore per volta. Anche un’alimentazione cruda disintossica molto, con tempi più lunghi del digiuno, ma senza provocare i giramenti di testa (che durante il digiuno sono sempre da mettere in conto). 😉 Rosy

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