L’alfabeto astrologico


Segni smallarticolo di Rosanna Gosamo

Nella lettura astrologica si utilizza un simbolismo molto diversificato, che possiamo paragonare alle lettere dell'alfabeto le quali, variamente assemblate, compongono tutte le parole che utilizziamo per poterci esprimere. Allo stesso modo, il risultato dell'insieme dei simboli proiettati sulla carta a comporre il tema manifesta ciò che un individuo (un evento o l'oggetto per il quale si erige il tema) è, mediante l'arte dell'interpretazione.

Così, basilarmente, si prendono in esame quattro elementi: Fuoco, Terra, Aria, Acqua e tre modalità: Cardinale, Fissa, Mutevole. Combinandosi tra loro, questi attributi danno origine alle caratteristiche dei dodici segni; in sequenza, a partire dal punto vernale, che corrisponde al grado 0 (zero) dell’Ariete, sono: Ariete, Toro, Gemelli, Granchio, Leone, Vergine, Bilancia, Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario, Pesci.

Pianeti small

 

Si prendono, inoltre, in considerazione due luminari ed otto pianeti: Sole e Luna (i luminari, appunto) e quindi, in ordine di distanza dal Sole, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno e Plutone. Nelle immagini puoi vederne i glifi (la rappresentazione grafica) corrispondenti.

 

Case

 

 

Tutti questi segni e simboli celesti vengono proiettati su un cerchio suddiviso in settori, che rappresentano le cosiddette case astrologiche e costituiscono i campi di esperienza dell’individuo cui appartiene quella particolare carta del cielo. Sono rappresentate dai numeri che si vedono intorno al centro e sono dodici in tutto, co-significanti (cioè aventi un significato analogo) dei segni che vedi riportati in ciascuna di esse nell'immagine a sinistra.

Carta natale

È questa la carta natale, che rappresenta una mappa bidimensionale del cielo al momento della nascita di un individuo (o, per estensione, di qualunque altro "inizio"). Essa è un’istantanea della qualità del tempo in quel determinato momento. Questa mappa del cielo, in dimensioni macro, rappresenta quello che “ciò-che-è-nato” è in proporzioni micro (“così sopra, così sotto”). Si può dire, con Jung, che si tratta di sincronicità: ad una determinata qualità del tempo possono corrispondere solamente determinate caratteristiche, e non altre.

Per quanto riguarda l’uomo, è fondamentale il concetto che siamo noi stessi a scegliere il momento dell’incarnazione, e quindi a scegliere anche la qualità del tempo adatta allo scopo della nostra anima.

Le linee che congiungono visivamente i pianeti, sulla carta natale, sono i cosiddetti aspetti, cioè la rappresentazione grafica delle distanze angolari tra un pianeta e l’altro.

Ecco una chiave per la comprensione:

Gli elementi sono la sostanza energetica dell’esperienza.

I segni sono i modelli di energia primaria ed indicano specifiche qualità di esperienza.

I pianeti regolano il flusso di energia e rappresentano le dimensioni di esperienza.

Le case rappresentano i campi di esperienza entro cui specifiche energie saranno espresse più facilmente e affrontate più direttamente.

Gli aspetti (le distanze angolari tra i vari pianeti) rivelano il dinamismo e l’intensità di esperienza così come il modo con cui le energie interagiscono nell’individuo.

Questi cinque fattori comprendono una vasta psicologia cosmica e l’Astrologia è il risultato della loro combinazione. Possiamo dire che si combinano nel modo seguente:
una particolare dimensione di esperienza (indicata da un certo pianeta) sarà invariabilmente colorata dalla qualità del segno in cui è collocata nella carta dell’individuo.
Questa combinazione sfocia in un impulso specifico verso l’auto-espressione e nella definizione di un particolare bisogno di realizzazione.
L’individuo affronterà quella dimensione nel campo di esperienza più immediata indicata dalla posizione terrestre (casa) del pianeta.
E, sebbene l’impulso di esprimere o realizzare quella dimensione di esperienza sia presente in chiunque abbia una certa combinazione pianeta/segno, gli aspetti specifici a quel pianeta rivelano quanto facilmente e armoniosamente la persona può esprimere quell’impulso o realizzare quel bisogno.

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Ogni singolo fattore del tema natale andrebbe interpretato alla luce di tutti gli altri, soltanto così il vero significato di una determinata posizione può essere apprezzato in rapporto al più ampio schema dell’essere e del divenire di un individuo.

Bisogna, inoltre, ricordare sempre che il tema natale indica simbolicamente in che modo gli impulsi e le esigenze di un individuo tendono ad esprimersi. Come il seme di una pianta o di un albero, esso contiene lo schema di ciò che la persona potrebbe divenire una volta adulta. Il tema natale ci dice qualcosa della natura del seme e offre qualche indicazione di carattere generale sul suo processo di sviluppo. Su tale base, il grafico può essere considerato un insieme di istruzioni che suggeriscono alla persona il modo migliore per realizzare il proprio potenziale.

uroborosIn altre parole, lo zodiaco proiettato sulla carta è come un quadrante di orologio. Sopra di lui il tempo passa ed è scandito dal movimento che risulta dal periodo orbitale dei singoli pianeti e dal moto di rivoluzione terrestre. È rappresentato da un cerchio, che simboleggia la compiutezza, ma anche il concetto di “senza fine”, perché il moto che lo percorre può continuare infinitamente. Idealmente, però, un inizio c’è ed è il punto vernale o equinozio primaverile. Ogni anno zodiacale prende avvio da questo punto che corrisponde al grado 0 (zero) di Ariete. Il cerchio zodiacale è diviso, infatti, in 360° ed ogni segno contiene 30 di questi gradi (360:12). Sulla carta, le posizioni planetarie si trovano indicate in gradi, minuti e secondi di longitudine, questo per avere un riferimento terrestre della posizione astrale. Quindi, idealmente, lo zodiaco comincia al grado 0 di Ariete e finisce al grado 29°59’59’’ dei Pesci, per poi ricominciare un nuovo ciclo.

È il concetto dell’Uroboros, il serpente che si morde la coda, l’eterno divenire…

Percorrendo lo zodiaco ed arrivandone alla fine, che non è altro se non un ulteriore inizio, noi non siamo gli stessi di un anno prima: saremo in qualche modo evoluti, saremo comunque diversi e ci troveremo in un punto differente della scala evolutiva, con un andamento spiraliforme.

Per approfondire:
Introduzione all'Astrologia – Lisa Morpurgo
L'Astrologia e i quattro elementi – Stephen Arroyo
L'arte di interpretare il Tema Natale – Tracy Marks

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