Rimandi o feedback


feedback o rimandiCosa si intende per feedback o rimandi

I feedback sono costituiti essenzialmente da piccoli riassunti di ciò che si è appena udito e possono essere diretti al contenuto, al sentimento, oppure ad entrambi.

Si tratta di ripetere con altre parole, possibilmente in maniera più concisa e più chiara, ciò che l'altro ha appena detto, in modo che il nostro interlocutore sappia che noi gli abbiamo dedicato attenzione e che abbiamo compreso e ricevuto ciò che ci voleva comunicare. Contemporaneamente, la nostra riformulazione gli consente di fare chiarezza nei suoi pensieri ed elaborarli in una modalità nuova e differente.

Si risponde al contenuto elaborando mentalmente la frase che abbiamo ascoltato, mentre possiamo percepire il sentimento espresso dalla persona con cui interagiamo attraverso l'empatia, chiedendoci: "Cosa proverei se mi trovassi in questa situazione?".


Un'altra utile raccomandazione può essere quella di non pensare alla risposta da dare mentre l'altro sta ancora parlando, poichè così facendo si perde l'ultima parte del messaggio.

 

Dale Larson e il colloquio d'aiuto

Riporto questo stralcio di Dale Larson, autore e professore di counseling psicologico alla Santa Clara University, perché trovo sia una riflessione che si può applicare molto bene anche alle nostre interazioni quotidiane: 

"Di solito siamo impegnati a formulare la nostra risposta mentre la persona che stiamo aiutando sta ancora parlando, e così non ascoltiamo l’ultima cosa che ci viene detta, spesso la più importante.

Questo intervallo, tra il tempo in cui la persona smette di parlare e incominciate voi, è cruciale nella relazione d’aiuto. Purtroppo di solito non siamo consapevoli della nostra tendenza a parlare troppo, fare pressioni o mettere fretta all’altra persona. Questo stile di conversazione caotico impedisce lo sviluppo dell’intimità nella relazione di aiuto e ostacola l’esplorazione di sé da parte del cliente.

Se provate ad attendere uno, due o talvolta anche tre secondi prima di rispondere, molto probabilmente sarete piacevolmente sorpresi dai risultati.

Anche se potreste pensare di essere criticati dagli altri per la vostra lentezza nel rispondere, di fatto non sarà così, perché avrete l’opportunità di essere maggiormente empatici e di sentire più lentamente alla vostra maniera ciò che i vostri clienti condividono con voi, l'accuratezza, la concisione e la creatività delle vostre risposte aumenteranno notevolmente". 

Dale Larson – "Aiutare chi soffre"

 

feedback al lavoro

 

Alcuni esempi di feedback: 

  • Ragazza: "Mi sento stanca, non so cosa fare. Mi sforzo di non trascurare nè il lavoro nè le faccende di casa nè lo studio, ma la giornata sembra interminabile e a mezzogiorno sono già così stanca da non farcela più".

    Feedback: "Se ho ben capito, hai talmente tante cose da fare che ti mancano le energie per star dietro a tutto. (Risposta al contenuto)
     

  • Studente: "Ti ringrazio per l'aiuto che mi hai dato durante questo semestre. Quando sono arrivata qui, ero, per così dire, imbottita di nozioni, ma ora mi sembra davvero di aver fatto ordine nella mia testa. Per la prima volta ho ottenuto la sufficienza in tutte le materie".

    Feedback: "Sei soddisfatta del fatto che, grazie al mio aiuto, hai potuto migliorare il tuo rendimento scolastico" (Sintesi e risposta al sentimento), ma potrebbe anche essere: "Dici che finalmente vai bene a scuola e che lo devi a me".
     

  • Studente: "Quella maledetta professoressa! I miei compiti non li corregge nemmeno. Fa dei commenti così assurdi. Si accanisce su cose di poco conto, come l'ortografia e la calligrafia, che non hanno niente a che vedere con la mia conoscenza dell'argomento".

    Feedback: "Sei convinto che la professoressa si comporti in modo ingiusto nei tuoi confronti. Pensi che dovrebbe guardare all'essenziale invece di essere così pignola". (Risposta non giudicante al contenuto).
     

  • Giocatore: "Quell'allenatore? Per tutta la settimana mi ha detto che nella prossima partita mi avrebbe mandato in campo e, alla fine, ieri sera, mi ha lasciato in panchina. Non ho giocato nemmeno pochi minuti".

    Feedback: "In altre parole, l'allenatore ti ha profondamente deluso, dopo tutte quelle parole di incoraggiamento che hanno alimentato le tue speranze di giocare". (Risposta al sentimento)

 

Se non hai ancora letto gli articoli precedenti, puoi trovare i consigli di T. Gordon per migliorare lo stile comunicativo qui e qui, ed anche come fare ad evitare le barriere della comunicazione e riuscire ad entrare in empatia con gli altri.

Dale G. Larson
Una guida per chi offre relazioni di aiuto
a persone colpite da lutti e malattie terminali
La Meridiana Edizioni

 

David Geldard, Kathryn Geldard
Le abilità di counseling
nella vita quotidiana
Erickson Edizioni

 

Marcella Danon
L’arte della relazione
per promuovere la crescita personale
Red Edizioni

 

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